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LA CADUTA DEI GRAVI - Scheda 6

Eco alla voce della classe


1. Nella discussione svolta in classe quali esperienze ci hanno indirizzato verso l’ipotesi che la velocità di caduta di un grave è proporzionale all’altezza da cui avviene la caduta?

2. Prova a trovare altri esempi di questo tipo

3. Leggi il seguente passo di Galileo in cui si ipotizza che la caduta di un grave aumenti in proporzione con l’altezza da cui avviene la caduta e fanne la parafrasi.
Ti sembra di trovare eco alla discussione in classe? Quale?

SALVIATI : Posate un grave sopra una materia cedente, lasciandolo finché prema quanto egli può con la sua semplice gravità: è manifesto che, alzandolo un braccio o due, lasciandolo poi cadere sopra la medesima materia, farà con la percossa nuova precessione, e maggiore che la fatta prima col solo peso; e l’effetto sarà cagionato dal mobile cadente congiunto con la velocità guadagnata con la caduta, il quale effetto sarà più e più grande, secondo che da maggiore altezza verrà la percossa, cioè secondo che la velocità del percuziente sarà maggiore. Quanta dunque sarà la velocità d’un grave cadente, lo potremo noi senza errore conietturare dalla qualità e quantità della percossa.


4. Prova a rappresentare con gli strumenti matematici di cui disponiamo oggi l’ipotesi della classe – ipotesi di Galileo:

  • scrivi una formula per esprimere come dipende v (velocità) da h (altezza da cui cade il corpo)
  • traccia, nel piano cartesiano, il grafico che rappresenta come dipende v da h


5. Scrivi le argomentazione che la classe ha individuato per contestare l’ipotesi che la velocità di caduta di un grave dipende dall’altezza da cui avviene la caduta, evidenziando se si tratta di esperimenti mentali o di passaggio al limite.


6. Nei "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze" (opera concepita attorno al 1630) Galileo attraverso Salviati (che lo rappresenta nel dialogo) contesta la sua ipotesi precedente con la seguente argomentazione:
"Quando le velocità hanno la medesima proporzione che gli spazii passati....., tali spazii vengon passati in tempi uguali: se dunque le velocità con le quali un cadente passò lo spazio di quattro braccia, furon doppie delle velocità con le quali passò le prime due braccia (sì come lo spazio è doppio dello spazio), adunque i tempi di tali passaggi sono eguali: ma passare il medesimo mobile le quattro braccia e le due nell'istesso tempo, non può aver luogo .....: ma noi veggiamo che il grave cadente fa suo moto in tempo, ed in minore passa le due braccia che le quattro; adunque è falso che la velocità sua cresca come lo spazio"

Per capire il brano tieni conto che Galileo considera
velocità = spazio : tempo

  • Riscrivi il brano con le tue parole
  • Nelle parole di Galileo, ti sembra di trovare eco alla discussione in classe?