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LA CADUTA DEI GRAVI - Scheda 1

LA VOCE DI ARISTOTELE

Vediamo come Aristotele 2400 anni fa interpretava la diversa velocità di caduta delle cose.
Quella che segue è una parte della sua teoria.
Per capire la teoria di Aristotele, è opportuno tener conto che Aristotele pone alla base di essa i seguenti principi:

  • ogni cosa è composta (in proporzioni e modi diversi) da quattro "elementi primi": terra, acqua, aria, fuoco;
  • ogni cosa nell'universo è disposta in modo ben determinato, ha un suo "luogo" naturale (a cui tende a ritornare se ne è allontanata con la forza).

Tra i problemi affrontati da Aristotele nella sua teoria considereremo i seguenti:

I) Perché esiste il movimento dei corpi?
II) Da cosa dipende il fatto che esistono corpi leggeri e corpi pesanti?
III) Verso dove si muovono (se abbandonati a se stessi) i corpi pesanti?
IV) Cosa rende possibile il movimento dei corpi nell'aria?
V) Come la velocità di caduta dipende dal peso dei corpi?

I) Perchè esiste il movimento dei corpi?
ARISTOTELE: " (se allontanato a forza) ciascun corpo si muove verso il proprio luogo.... e (se non allontanata a forza) ciascuna cosa rimane nel suo proprio luogo....
Il fuoco è portato per natura secondo uno spostamento che tende all'alto, la terra secondo quello che tende al basso; ed ecco che anche i loro spostamenti sono contrari. Il fuoco è portato in alto per natura, in basso contro natura.... Per la terra la quiete in alto si genera contro natura, mentre il movimento in basso è conforme a natura.....

Se un bambino ti chiedesse ”ma cosa vuol dire Aristotele con per natura”, tu come risponderesti?

II) Da cosa dipende il fatto che esistono corpi leggeri e corpi pesanti?
ARISTOTELE: Siccome poi anche tra gli altri corpi (e cioè tra i corpi composti) alcuni hanno peso, altri leggerezza è chiaro che anche per tutti questi la causa (della pesantezza o leggerezza) va ricercata nella differenza che c'è nei corpi semplici che li compongono: a seconda infatti che si trovano a contenere maggiore o minor parte di questo o di quel corpo semplice, si ha che alcuni corpi sono leggeri, altri pesanti
.....
Si definisca, così come appare a tutti, "pesante in assoluto" ciò che sta al di sotto di tutti gli altri corpi, "leggero in assoluto" ciò che sta al di sopra di tutti...Così vediamo che qualsiasi quantità di fuoco si prenda, questa si muove verso l'alto, se non v'è qualcos'altro che glielo impedisca, e qualsiasi quantità di terra verso il basso, e nello stesso modo, e anzi più rapidamente, se si tratta di quantità maggiori.

Per Aristotele quale è l’elemento “pesante in assoluto”, perché ? Quale l’elemento “leggero in assoluto“? Perché?

In altro senso invece dico pesante e leggero, riferendomi ai corpi che posseggono entrambe le qualità... come fanno l'aria e l'acqua. Né l'uno né l'altro infatti di questi due è leggero o pesante in assoluto, perché entrambi sono più leggeri della terra - infatti qualsiasi parte di essi rimane al di sopra di questa - ma sono più pesanti del fuoco - qualsiasi loro parte infatti rimane sotto a questo. E' invece solo nel rapporto tra loro stessi che l'acqua e l'aria sono l'uno pesante e l'altro leggero: l'aria infatti, per grande che ne sia la quantità, sta sempre al di sopra dell'acqua, e l'acqua, quanta che sia, rimane sempre sotto all'aria ".
......
A seconda che si trovano a contenere maggiore o minor parte di questo o quel corpo semplice
(cioè di terra, acqua, aria, fuoco), si ha che alcuni corpi composti sono leggeri, altri pesanti.
Secondo Aristotele, tra due oggetti uguali, uno di ferro ed uno d'oro, quale è il più leggero? Perchè?
Accade peraltro che non dovunque i medesimi corpi paiano essere pesanti, o leggeri, e questo avviene per effetto della differenza dei corpi primi in essi presenti: ad esempio, nell'aria un talento di legno sarà più pesante di una mina di piombo, nell'acqua invece sarà più leggero (oggi si potrebbe dire: un chilo di legno nell'aria è più pesante di un etto di piombo, nell'acqua avviene il contrario).
La causa di tutto ciò è che tutti i corpi hanno peso, eccetto il fuoco, e tutti leggerezza, eccetto la terra. La terra dunque, e i corpi che contengono maggior quantità di terra, hanno necessariamente peso dovunque, l'acqua dovunque tranne che nella terra, l'aria tranne che nell'acqua e nella terra.... Anche l'aria ha peso:....... Per modo che se un corpo contiene più aria che terra, o che acqua, potrà essere nell'acqua più leggero di un altro, nell'aria invece più pesante; non galleggia infatti sull'aria, ma galleggia sull'acqua.

Riscrivi con parole tue il brano di Aristotele.

III) Verso dove si muovono (se abbandonati a se stessi) i corpi pesanti?
ARISTOTELE: Che poi vi sia un centro ("centro del tutto") verso il quale si dirige il movimento dei corpi che hanno peso, e allontanandosi dal quale ha luogo quello dei corpi leggeri, è evidente per più ragioni. In primo luogo perché non è possibile che il moto di un corpo vada all'infinito.
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Senonché il centro della Terra e quello del tutto si trovano a coincidere: i corpi gravi si muovono infatti anche verso il centro della Terra.
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...la Terra si trova necessariamente posta al centro, ed è immobile, e non solo per le ragioni già esposte, ma anche perché i corpi gravi scagliati a forza verso l'alto ricadono perpendicolarmente nello stesso punto, ....."

Perché per Aristotele i corpi pesanti, se abbandonati a se stessi, si dirigono verso il centro della Terra?

In questo testo, quale motivazione Aristotele propone per provare che la Terra è immobile ed al centro dell’Universo?

IV) Cosa rende possibile il movimento dei corpi nell'aria?
ARISTOTELE: "La forza si avvale dell'aria come di organo per trasmettere il moto. L'aria infatti ha per natura proprietà d'essere sia leggera che pesante; perciò, quando venga spinta e riceva il principio del moto dalla forza, effettuerà (secondo la spinta ricevuta) il movimento verso l'alto in quanto è leggera, o verso il basso viceversa in quanto è pesante"
Secondo te, Aristotele riteneva possibile il movimento nel vuoto?

V) Come la velocità di caduta dipende dal peso dei corpi?
ARISTOTELE: "Noi vediamo che ogni corpo naturale ha in sé un principio di movimento; se pertanto tutti i corpi si riducono ad un unico elemento, ne viene che per tutti dovrebbe esservi un movimento unico. Ed è necessario che quanto più aumenta il loro numero, tanto più si muovono, come anche il fuoco, quanto più aumenta tanto più rapidamente si porta verso l'alto secondo il moto che ad esso è proprio. E accade che anche verso il basso quantità rilevanti si muovano più velocemente"
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("ma quanto più velocemente?", si chiede Aristotele)
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"Noi vediamo che gli oggetti, qualora siano diversi solo per grandezza, si spostano più rapidamente o più lentamente attraverso uno spazio uguale, e ciò avviene in base al rapporto che le grandezze degli oggetti hanno tra loro"
Riscrivi con parole tue questo passo di Aristotele