C3 a). ...dai ragazzi

Sono state individuate all’interno dei protocolli una serie di strategie che hanno permesso ai ragazzi di effettuare la scelta tra le tre formule:

uso della voce di Galileo: molti si servono delle parole di Galileo: “gli spazi percorsi in tempi qualsiasi stanno tra di loro in duplicata proporzione dei tempi (e la specificazione: stanno tra di loro come i quadrati dei tempi) per ricercare il quadrato del tempo o nella formula direttamente o traducendo le formule a parole o attraverso il calcolo numerico (protocollo 1)

riferimento al fenomeno fisico: gli allievi che fanno diretto riferimento al fenomeno fisico dimostrano di possedere capacità nel passaggio alla semantica della formula e di saper modellizzare matematicamente il fenomeno fisico (protocollo 2)

uso del grafico: alcuni allievi utilizzano il grafico come strumento per interpretare la legge di Galileo (protocollo 3)

Le difficoltà incontrate:

l’interpretazione della costante k:
a volte non si riesce a tradurre il linguaggio verbale in linguaggio formale, infatti non viene colto il significato di “proporzionale”, che giustificherebbe semanticamente oltre che formalmente la presenza di k nella formula (protocollo 4)

il controllo numerico .
l’esperienza numerica, che per molti risulta essere di aiuto sia come processo di pensiero sia come strumento di controllo sulle ipotesi fatte, a volte porta a sbagliare (protocollo 5)