B2. ... per l'insegnante

Nella discussione relativa alla prima consegna (strategie usate da Galileo per smontare l'ipotesi di Simplicio), si devono mettere in rilievo i seguenti aspetti presenti nel brano di Galileo:
-presenza di elementi dialogici nel testo: tecnica della domanda diretta all'interlocutore per sapere quale tesi condivide o per rielaborare ulteriormente un’ipotesi;
-rielaborazione dell'ipotesi da confutare attraverso esempi o analogie;
-messa in evidenza delle "contraddizioni: " se quello che voi dite è vero…allora…;
-ruolo marginale assegnato all'evidenza sperimentale;
-uso di casi limiti legati o al senso comune (da parte di Simplicio) o alla “proposizione universale” (da parte di Salviati).

Per quanto riguarda la seconda consegna (commento e opinioni degli alunni sulle idee di Galileo), non ci si deve meravigliare se non tutti gli allievi si trovano in accordo con Galileo, anzi il disaccordo è positivo. A volte l’accordo può essere solo di facciata e nascondere confusione mentale o il vuoto di pensiero o l’ ”ipse dixit” .

In classe si discuteranno i commenti che l’insegnante considera più significativi, dando peso in particolare agli elaborati che fanno riferimento al ruolo che ha l’aria per la caduta dei gravi.

Se gli allievi autonomamente a casa fanno esperimenti se ne possono discutere le conclusioni in classe e valutare se si può da essi trarre una legge. L’esperimento pratico però non dà sicurezze, a meno che i due gravi per tutti gli esperimenti non cadano sempre contemporaneamente, e può dare, a seconda di come lo si interpreta sia ragione sia torto a Galileo.

L’insegnante potrebbe riportare il discorso sulla pietra e sulla piuma e far riflettere sul perché esse non cadono contemporaneamente per ribadire la variabile aria e la variabile forma.