A2. ... per l'insegnante

Aristotele potrebbe già essere stato incontrato dai ragazzi nel percorso culturale precedente, per esempio per la teoria geocentrica o per la teoria dei quattro elementi o in modo improprio per l’”ipse dixit” degli Aristotelici. Se così non fosse bisogna brevemente inquadrare la sua figura nel tempo in cui esso visse.

Un allievo, a rotazione, può “immedesimarsi” in Aristotele, dando vita, leggendole, alle sue parole. Paragrafo per paragrafo o, se è il caso, periodo per periodo, bisogna fermare la lettura per curare la comprensione o attraverso la richiesta di parafrasi (eco meccanica) o parafrasando noi stessi le parole di Aristotele per correggere subito le errate interpretazioni; far parafrasare gli allievi comporta maggior spesa di tempo, però questa attività li coinvolge maggiormente e li stimola alla comprensione.

La complessità e la compiutezza della teoria, il suo “ordine” affascinano molti allievi (generalmente soprattutto quelli “deboli”) che si sentono stimolati ad intervenire come se Aristotele fosse presente per esprimere accordo o pareri dissonanti. E’ importante però che gli allievi capiscano che il loro compito in questo momento non è quello di far riferimento alle proprie rappresentazioni mentali, ma quello di esplicitare il punto di vista di Aristotele.