B3 - strategie di gioco a confronto. ...dai ragazzi

Testi scritti dei bambini con interazione scritta dell'insegnante

Pietro e Michela dicono cose diverse, perché Pietro dice che mentre rotola può toccarlo e far venire 3. Invece Michela dice che se prova a tirare forse viene il numero che vuole e la differenza è che Pietro tocca il dado e Michela deve tirare tante volte il dado.
Sei sicuro che Pietro tocchi il dado?
No, io intendevo quando rotolava lo toccava. Secondo me è possibile solo quello di Pietro. (Luca )

Secondo me sono diversi, perché se Pietro dice "io provo a manovrarlo con la mente" e Michela dice "io mi alleno a buttarlo", allora per me sono diversi, però c’è anche una cosa uguale, che è che tutti e due si allenano come lanciarlo per farlo arrivare sempre allo stesso obbiettivo. Secondo me non può funzionare nessuno di questi modi. (Marco Q.)

Secondo me i due bambini non hanno pensato la stessa cosa, perché Pietro dice di allenarti con la vista per far venire il numero che vuoi e Michela pensa di tirare il dado tante volte e allenarti finché non ti viene sempre lo stesso numero.
Secondo me non funziona quello di Pietro, perché non è possibile decidere cosa deve fare il dado con la vista.
(Simone)

Io penso che Michela abbia intenzione di dire che a casa si allena tanto e forse può far venire il numero che vuole; invece Pietro pensa di allenarsi con la mente per spostare il dado quando rotola. Michela e Pietro non pensano di fare lo stesso allenamento, perché Pietro si allena con la mente e invece Michela si allena con le mani.
Io penso che quello di Michela potrebbe funzionare e quello di Pietro un po’ sì e un po’ no, cioè vuol dire che va bene e non va bene.
(Nada)

Le frasi sono diverse, non parlano dello stesso allenamento, perché Michela parla di tirare il dado e far uscire il numero che vuole lei in un modo. Invece Pietro parla di allenare la vista e spostare il dado con la visione per far uscire il 3.
Secondo me può funzionare l’allenamento di Michela, perché non può uscire un laser dagli occhi e muovere il dado.
(Mattia)

Io penso che Michela fa così, fa che devi allenarti tanto finché non ti viene il numero che vuoi tu, invece Pietro dice che devi lanciare il dado e mentre rotola tu metti il numero che vuoi. Quindi sono diversi. E Michela si allena con le mani e Pietro si allena con la visione. Secondo me non possono andar bene nessuno dei due. (Marco B.)

Secondo me Pietro e Michela vogliono fare la stessa cosa, cioè imparare a far venire fuori il numero che vuoi, però lo raggiungono in modi diversi, perché Michela tira e guarda il numero dov’è e il lancio che vuole, Pietro lo sposta con la mente.
Secondo me possono funzionare tutti e due. (Giulia)