A1. ... per l'insegnante

La situazione proposta ha un margine di incertezza piuttosto basso, che potrebbe essere addirittura nullo, se i bambini avessero già rilevato molte volte lo stesso stato del cielo.

Tuttavia essa mantiene la sua validità, sia per le variabili temporali che è necessario tenere sotto controllo, sia per quelle aritmetiche. I bambini non sono ancora in grado di ipotizzare possibili previsioni sul tempo dei giorni a venire, per sommarle al totale delle varie registrazioni già effettuate, perciò quelli che esplorano il calendario con andate e ritorni dal passato al futuro, stanno costruendo intuitivamente il senso delle strategie e delle operazioni che molto più avanti metteranno in atto per rispondere a domande analoghe.

Nelle ipotesi previsionali il 55% dei bambini fa riferimento al calendario solo per ciò che concerne i giorni già passati e il 5% solo i futuri, cioè la quantità dei giorni che ancora rimangono del mese; il 25% tiene d’occhio passato e futuro. Il 15% ragiona in base ai propri desideri ("Vince il sole, così sto fuori a giocare") o a principi (di continuità "piove da diversi giorni perciò…" o di compensazione "vincerà il sole, perché è piovuto già tanto" …).

Solo 5 bambini su 20 si muovono sul calendario, e mentalmente, dal passato al futuro. Pochi. L’insegnante, perciò, ritiene opportuno proporre a fine mese, davanti all’evidenza dell’istogramma, una riflessione, sia sulla propria ipotesi, sia su quella di Matteo, per avviare tutti verso la consapevolezza della necessità di tener sotto controllo passato e futuro per costruire delle ipotesi via via più probabili.