PIANO DI LAVORO ARTICOLATO PER APPRENDIMENTI
DISCIPLINARI
Obiettivi
prioritari:
Nella classe IV si dovrebbe "fare
storia" in due unità didattiche: all'inizio in "Economia"
(nella parte riguardante la panificazione) e poi in "Storia
del Medioevo". Nell'unità didattica "Economia/panificazione"
il lavoro inizia secondo l'impostazione della storia della classe
III; la panificazione infatti è una occasione importante
per confrontare modi di vita e situazioni economiche diverse nel
corso dell'ultimo secolo. I materiali attualmente "su scheda"
riguardano una parte minima dei documenti e delle informazioni che
gli insegnanti possono facilmente reperire attraverso romanzi (ad
esempio, "La storia" della Morante, o "Il mulino
del Po" di Bacchelli), e soprattutto attraverso interviste
ai nonni sul pane in epoca di guerra e sul pane nei paesi di campagna,
ecc. . Si raccomanda vivamente di lavorare in questa direzione! Il punto nodale dovrebbe essere l'individuazione
attraverso i vari documenti (realizzata dai bambini! E' una attività
che ormai i bambini dovrebbero essere in grado di svolgere autonomamente,
salvo poi confrontare gli elaborati prodotti) dei cambiamenti intervenuti
per quanto riguarda il valore economico del pane e l'importanza
del pane nell'alimentazione dei vari ceti sociali, per quanto riguarda
i tipi di cibi consumati e per quanto riguarda la confezione (dove
- come) e la conservazione del pane. Alcune occasioni di lavoro storico
sono anche offerte dalla suinicoltura (in particolare per quanto
riguarda il confronto con l'allevamento semi-brado dei maiali per
il villaggio medioevale e l'allevamento a livello famigliare dei
maiali all'epoca dei nonni soprattutto in certe regioni- senza peraltro
dimenticare che in molte zone d'Italia nelle campagne tale forma
di allevamento continua ad esistere per i salumi d'uso famigliare). Per quanto riguarda il Medioevo,
l'obiettivo principale non è "sapere la storia del Medioevo"
ma imparare a penetrare alcuni aspetti soltanto di quel periodo
storico, cogliendo in essi elementi di continuità e cambiamenti
rispetto alla realtà attuale per quanto riguarda (ad esempio)
il territorio, i modi di vivere, i modi di produrre, i rapporti
di potere, i modi di pensare.... Obiettivo solo secondario in IV elementare
(esso avrà uno sviluppo sistematico nella storia della II
media) è quello di fissare riferimenti cronologici, politico-istituzionali,
economici per il medioevo. Negli ultimi anni sono state condotte
varie esperienze allo scopo di accertare se con una gestione diversa
dei temi riguardanti il medioevo è possibile raggiungere
con tutti i bambini (o con la maggior parte di loro) obiettivi di
approccio consapevole ad una realtà così diversa dall'attuale.
Una delle piste seguite riguarda l'attualizzazione
di alcuni temi (come quello del "villaggio"). Un'altra pista sperimentata (che si
può anche integrare con la precedente) riguarda l'immedesimazione
nella situazione storica che si sta considerando. Il bambino viene
sollecitato a "calarsi" (con la sua sensibilità
e le sue idee di oggi) in una situazione sufficientemente precisata
attraverso documenti, immagini, descrizioni e gli viene chiesto
(ad esempio) come si sarebbe comportato se..., oppure cosa avrebbe
ritenuto giusto fare se..... Di fatto, succede che molti bambini
si immaginano di essere "il figlio del signore" o "il
figlio del contadino" o addirittura "il signore",
e ciò corrisponde di solito ad un elevato coinvolgimento
emotivo, anche se difficilmente i bambini sono in grado di avvicinarsi
realmente ai modi di pensare. Dal contrasto di comportamenti, valutazioni,
ecc. che emerge in classe è possibile trarre spunto per attività
di relativizzazione, consistenti nel riflettere sul fatto
che le condizioni di vita, i modi di pensare, le idee di "giusto"
e "ingiusto", ecc. relative alla situazione storica in
cui è avvenuta l'immedesimazione sono molto diverse da quelle
attuali nelle nostre regioni; si può alla fine (con l'attiva
partecipazione dei bambini) costruire un quadro di tali differenze. "Attualizzazione" e "immedesimazione/relativizzazione"
appaiono quindi come strategie didattiche utilizzabili per rendere
i bambini protagonisti della costruzione di quadri concettuali,
sia pur limitati ed episodici, e di un modo di lavorare che potrebbe
consentire loro anche negli anni successivi di studiare la storia
in modo più proficuo. E' sperabile infatti che l'abitudine
ad "attualizzare" e ad "immedesimarsi" consenta,
anche senza esplicite richieste in tal senso, di leggere una pagina
di storia non come serie di notizie da ricordare, ma come tramite
per entrare in un mondo diverso dal nostro cogliendone problemi,
aspetti specifici, differenze e analogie rispetto all'oggi. |