ARTICOLAZIONE DEL PIANO DI LAVORO IN UNITA' DIDATTICHE

STORIA: "ALTO MEDIOEVO"

 

Potenzialità e priorità
In questo caso, il tema di lavoro è un tema storico, ovvie quindi le implicazioni disciplinari per quanto riguarda la storia.
Occorre tuttavia tenere presente che proprio in funzione di uno svolgimento organico e produttivo del tema dal punto di vista storico è necessario dare adeguato spazio alle componenti disciplinari non strettamente storiche del lavoro, che si possono così sintetizzare:
- componente linguistica, connessa con le operazioni assai delicate di confronto con il passato (e tra realtà contemporanee diverse), di accesso a documenti (e ad esperienze e idee diverse da quelle normalmente esperite dai bambini), di immedesimazione, di argomentazione (su idee e valori diversi dai propri...);
- componente matematico- quantitativa, essenziale per gli aspetti cronologici (connessi con le durate e la collocazione degli avvenimenti sulla linea del tempo) e per i confronti quantitativi con il passato (prezzi, salari, dati demografici ...);
- componente relativa all'educazione all'immagine, per una buona utilizzazione dei documenti visivi e per "dare forma" a situazioni ed avvenimenti conosciuti attraverso il canale dei documenti;
- componente geografica, per situare fatti e problemi in precisi contesti geografici (fisici, politici, economici);
- componente degli studi sociali, per quanto riguarda gli aspetti inerenti il cambiamento (e gli elementi di continuità) nell'organizzazione sociale (servizi, attività produttive, famiglia...).

 

La scelta di svolgere la storia dell'alto medioevo in IV elementare non è nè resa necessaria dai nuovi programmi, nè pienamente giustificabile con motivazioni di tipo culturale-storico (perchè la storia dell'alto medioevo e non quella dell'epoca dei comuni e delle signorie o quella dell'unità d'Italia? ). Solo motivi di opportunità tattica (...volendo fare storia di un periodo storico lontano, tanto vale fare la storia del periodo che tradizionalmente si "studia" all'inizio della IV) e soprattutto qualche giustificazione a livello formativo fanno preferire a mio avviso questa scelta: intanto, occorre che i bambini imparino ad accostarsi alla storia non solo attraverso documenti recenti e testimonianze dirette (come avveniva in III) ma anche attraverso testi espositivi e documenti riferiti ad un tempo lontano. Inoltre, occorre che i bambini imparino a penetrare, con la storia, in mondi molto diversi da quello attuale . Infine, l'alto medioevo presenta molti aspetti che possono e devono essere resi accessibili ai bambini (perchè relativamente "semplici", perchè "significativi" di quell'epoca, anche se c'è il rischio di generalizzazioni indebite, perchè alla radice di successive evoluzioni storiche - si pensi al rapporto tra signori e abitanti del villaggio, o al ruolo della Chiesa).

Ci siamo già soffermati a lungo (parlando dei problemi dell'insegnamento della storia come "disciplina") su vari aspetti del lavoro sul "Medioevo" . Vorremmo qui aggiungere alcune indicazioni che derivano dalle esperienze di questi anni e che a nostro avviso potrebbero condurre ad una migliore utilizzazione di questa unità didattica, evitando che si riduca per i bambini ad un "imparare storia" che soprattutto ai livelli medi e bassi delle classi li fa maturare poco:

- in primo luogo, sembra importante privilegiare la qualità della trattazione degli argomenti scelti rispetto alla quantità; non è compito della scuola elementare dare una prima visione organica del medioevo, in II media c'è un programma apposito da svolgere in tal senso!
D'altra parte, nella verifica di storia di fine IV (verifica N.4) tutti gli anni registriamo il fatto che le classi in cui si hanno i risultati migliori (meno errori storici, maggiore "maturità" e "senso storico" nel trattare l'argomento della verifica) sono quelle che hanno fatto pochi argomenti cercando di coinvolgere a fondi i bambini nella loro trattazione;

- circa il collegamento con la storia dei Romani, diverse classi negli ultimi sei anni hanno abolito il lavoro sistematico sullo schedario apposito, avviando subito il lavoro sul medioevo e limitandosi di volta in volta a fornire le informazioni sui Romani necessarie per la comprensione delle schede relative al medioevo.Si è guadagnato così molto tempo e non pare che i risultati di apprendimento ne abbiano risentito (anzi !). Per questo motivo abbiamo deciso di togliere lo schedario sull'Impero Romano dalla documentazione;

- circa la selezione degli argomenti da affrontare, sembra opportuno che essi comprendano:
a) un quadro a grandi linee della situazione dell'Europa all'inizio del medioevo (ovviamente non divisioni in stati, localizzazioni delle popolazioni "barbariche", ecc.; ma informazioni sull'ambiente naturale, sui trasporti, sui luoghi ove viveva la gente, ecc.);
b) l'analisi di alcuni aspetti economici e politico-sociali della vita nell'alto medioevo: organizzazione economica, rapporti di potere, ecc.;
c) alcuni aspetti della vita di tutti i giorni nella società dell'alto medioevo;
d) alcuni aspetti dei grandi cambiamenti avvenuti attorno all'anno 1000 in Europa;
e) un excursus sul cristianesimo ed il monachesimo come elementi cruciali della civiltà medioevale (si consiglia una selezione dei materiali disponibili; si può privilegiare l'aspetto "valori" oppure l'aspetto "storico-istituzionale", scegliendo in funzione di ciò le schede-letture da usare);
f) un approfondimento (non molto esteso!) di un aspetto di storia locale che permetta una "concretizzazione" dei discorsi precedenti in una situazione geografica identificabile dai bambini (possibilmente con tracce monumentali significative).
In base alle esperienze fatte finora, occorre tener conto che gli aspetti meglio colti dai bambini riguardano gli aspetti più "concreti" e "visibili", e i rapporti di potere (molto più difficile risulta per i bambini cogliere la differenza di modi di pensare e valori tra "ora" ed "allora");

- circa le modalità di lavoro, si raccomanda di curare al massimo l'interazione con i bambini, cercando di coinvolgerli cognitivamente nel lavoro (in particolare attraverso le strategie dell'attualizzazione e dell'immedesimazione, ma anche chiedendo di formulare autonomamente interpretazioni di quello che leggono, ipotesi anticipatrici su "cosa sarà successo dopo", ecc.) - vedi considerazioni in proposito nella parte precedente dedicata agli aspetti disciplinari della storia, pag. P13;

- circa le discipline coinvolte nella trattazione del tema, di particolare rilievo sono:
* il lavoro di educazione linguistica (sia per quanto riguarda la comprensione di schede espositive e di documenti, che per quanto riguarda la produzione di testi storico-narrativi e argomentativi e la riflessione linguistica - in particolare sui nessi causali: vedi documentazione, pag. 105);
* il lavoro di educazione all'immagine (per accedere ai documenti visivi di quell'epoca e per consentire ai bambini di "dare forma " a situazioni presentati in forma verbale) (vedi Linee metodologiche, pag. P39);
* gli aspetti inerenti la geografia ( occasione per arrivare gradualmente alla padronanza degli aspetti principali della carta geografica dell'Europa) e gli studi sociali (formarsi di aspetti dell'organizzazione sociale che attraverso successive evoluzioni sono arrivati fino a noi: le leggi, il ruolo della Chiesa, l'uso agricolo del territorio...).

La Documentazione, a cui si rimanda per vedere la traduzione in pratica didattica dell'Unità didattica, è articolata nel seguente modo:

ATTIVITA'

PERIODO

PAGG. DI RIFERIM.

ATTIVITA' INIZIALI (collegamento con la storia di III e con economia: alimentazione e pane)

sett/nov

80/87

VERSO LA STORIA DEL MEDIOEVO (preconoscenze dei bambini; misurazione del tempo; storia locale)

nov/dic

87/93

IL CRISTIANESIMO

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94/96

L'ALTO MEDIOEVO (approfondimenti relativi all'ambiente, alle abitazioni e ai modi di vita dei contadini e dei signori)

genn/aprile

96/109