VERSO LA STORIA -
IL MEDIOEVO

ATTIVITA' (materiali in PDF)
attività iniziali
verso la storia del MedioEvo
il Cristianesimo
l'alto MedioEvo


L'attività di storia della classe IV comprende una parte iniziale (di almeno due mesi) di prosecuzione della "storia degli ultimi 100 anni" svolta in III, collegata al lavoro sul "pane" in Economia (vedi Materiali, Economia parte A), una parte di passaggio alla storia del Medioevo, e infine la trattazione della storia del Medioevo.
Per quanto riguarda la prosecuzione della storia degli ultimi 100 anni, l'impostazione è simile a quella della classe III (vedi volume precedente del R.T.), ma con un progressivo innalzamento del livello della trattazione (temi più impegnativi, concetti più generali).
Per quanto riguarda la storia del Medioevo, si ricorda (vedi Piano di Lavoro) che l'obiettivo principale non è "sapere la storia del Medioevo", ma imparare a penetrare alcuni aspetti soltanto di quel periodo storico, cogliendo in essi elementi di continuità e cambiamenti rispetto alla realtà attuale per quanto riguarda (ad esempio) il territorio, i modi di vivere, i modi di produrre, i rapporti di potere, i modi di pensare ...
Obiettivo solo secondario in IV elementare (esso avrà uno sviluppo sistematico nella storia della II media) è quello di fissare riferimenti cronologici, politico-istituzionali, economici per il medioevo.
E' comunque da tenere presente che si concentra, nell'Unità Didattica "Medioevo", una serie di difficoltà di ordine didattico e psicologico che sono qualitativamente diverse da quelle affrontate in precedenza (sia nelle attività svolte in seconda sulla "Storia del bambino", sia nell' UD "Cambiamenti negli ultimi 100 anni").
1) Il primo problema riguarda il controllo sul tempo storico che si riferisce al periodo considerato.
In termini quantitativi si tratta di passare da un arco di un secolo (storia di III e inizio IV) ad uno di circa 10 secoli.
Ma questo tempo, oltre ad essere 10 volte più ampio, è anche per il bambi-no un tempo "diverso" da quello considerato negli anni precedenti. Mentre nella storia personale ed in quella degli ultimi 100 anni sono pre-senti figure fisiche od oggetti che funzionano come punti di riferimento, nel senso che rappresentano per il bambino un legame fra l'esperienza del presente e l'indagine sul passato, per la IV si deve proce-dere ad un livello di "astrazione da esperienze accessibili" indubbiamente superiore.
Infatti, strutture economiche, modi di vita, mentalità, risultano enormemente lontane dai loro corrispettivi nel presente. Si pensi soltanto alla difficoltà per un bambino di comprendere una struttura sociale basata su un'estrema rigidità, in presenza di un'esperienza contemporanea che, almeno formalmente, esalta la mobilità sociale.
Perciò l'obiettivo finale dell' UD "Medioevo" non può essere la padronanza globale dei problemi trattati, quanto piuttosto l'acquisizione di abilità speci-fiche come: collocare in sequenza modi di vita e di produzione, analizzare differenze fra fenomeni omogenei contemporanei, distinguere tra fenomeni di breve e di lunga durata, ecc.
2) I contenuti stessi dell'indagine storica cambiano in modo significativo. Accanto all'indagine sui modi di vita cominciano ad apparire lo studio delle strutture economio-sociali e degli avvenimenti politici. Questi campi di indagine, per loro natura, richiedono l'uso di concetti impegnativi.
Nelle schede di storia di IV, (e poi ancora di più, di V) compaiono infatti termini come"religione di Stato", "unità politica" ,"potere", "processo di sviluppo", "classe sociale", "autonomia", "stati", "amministrazione", "crisi politica", ecc.
Molti di questi concetti sono contemporaneamente:
a) espressi da parole fornite di una pluralità di significati, in campi diversi da quello storico;
b) una sintesi di concetti diversi, la cui padronanza richiede un livello di conoscenze, di riferimenti al contesto, di capacità di simbolizzazione, che si possono pensare possedute compiutamente dai ragazzi al termine della scuola dell'obbligo, e non all'inizio dello studio della storia.
Poichè il problema non può essere risolto con la scorciatoia della spiegazione di questi concetti in termini di definizioni (cercando insomma le definizioni sul vocabolario), si tratta di evitare che essi assumano un ruolo-chiave nella struttura delle schede e nella loro gestione; non devono essere cioè la base indispensabile per la comprensione dell'aspetto studiato.
Questi concetti possono invece essere inseriti nelle schede e affrontati in classe in modo da realizzare un approccio ad essi lento e graduale al fine di acquisire progressivamente il significato in relazione al contesto.
3) Si assiste ad un progressivo passaggio, nell'impostazione delle schede, da un taglio di tipo descrittivo sulle modalità di svolgimento dei fenomeni ad un taglio in cui affiorano ed hanno grossa importanza i rapporti causali.
A questo proposito si richiamano i dubbi sia sulla comprensibilità di questi rapporti da parte dei bambini, sia sul rischio di dare spiegazioni di tipo riduttivo e meccanicistico. Ad esempio nel rapporto fra miglioramento delle tecniche agricole e aumento della popolazione si innescano complessi fenomeni di interazione "a spirale" in cui cause ed effetti non sono più facilmente distinguibili. Processi con una catena di nessi causali sono poi difficilmente comprensibili senza appropriati schemi grafici, tipo grafi di flusso.
4) Ci sono poi delle difficoltà specifiche dovute al periodo storico considerato.
L'assenza di documenti quantitativi attendibili per tutta la prima fase del medioevo fa sì che assumano valore predominante sia i singoli documenti (testimonianze, estratti di cronache, ecc.), che rischiano di essere intesi in senso generale (cioè come rappresentativi dell'epoca), sia soprattutto la struttura narrativa di collegamento, cioè la sintesi che l'estensore della scheda opera per collegare i diversi processi e problemi.
I documenti assumono quindi un valore ed una funzione diversa rispetto alla UD di terza: non sono più principalmente una occasione di approccio alla metodologia del lavoro storico, ma sono subordinati al discorso generale fatto dalla scheda.
La concomitanza di questi fattori genera il rischio che la memorizazione-ripetizione dei contenuti delle schede diventi 1'unica atti-vità richiesta e programmata, mettendo in secondo piano le attività per 1'acquisizione di concetti, di relazioni e di abilità ( es: relazioni temporali, ricerca di informazioni-relazioni-interazioni, ecc.). Per superare tale rischio sono cruciali le attività di immedesimazione (vedi Documentazione, " il pane - riflessione linguistica"- "il Cristianesimo" testo di immedesimazione; "canto del X secolo"; immedesimazione in un signore del Medioevo"preparazione del pane, brani da Revelli) e di attualizzazione (vedi Documentazione "abitazioni e modi di vita). Per una trattazione più completa dell'argomento vedi Linee metodologiche.
5) E infine va tenuto presente il bambino, con le sue rappresentazioni del passato, la sua confusione tra storia e leggenda, il suo appiattimento dei tempi remoti e meno remoti (vedi l'impressionante testimonianza riportata di seguito "verso la storia del medioevo). Un approccio affrettato alla storia di epoche lontane può contribuire a peggiorare tale situazione.
I problemi elencati non possono probabilmente essere eliminati, tuttavia in parte i rischi possono essere ridotti con una serie di attività, come quelle illustrate dalla documentazione che segue.
In essa sono riportati solo alcuni itinerari didattici, esemplificativi del metodo da seguire e relativi alla conclusione, in IV, del lavoro sugli ultimi 100 anni e all'avvio delle attività sul medioevo (in quanto momento delicato di passaggio allo studio della storia di epoche remote).In sintesi, la documentazione riguarda:
- le attività iniziali (collegamento con la storia della III e con economia: alimentazione e pane)
- verso la storia del medioevo (preconoscenze dei bambini; misurazione del tempo; storia locale)
- alto medioevo (approfondimenti relativi all'ambiente, alle abitazioni e ai modi di vita dei contadini e dei signori).
Non è documentata l'attività su:
- rinascita dei commerci e sviluppo delle città
- viaggi
- monachesimo ed abbazie.

Spunti interessanti per avviare un metodo di studio si possono invece trarre dalla documentazione relativa al Cristianesimo.

Nella sezione Materiali, sono riportate tutte le schede che gli insegnanti possono utilizzare a seconda della classe in cui operano e della loro programmazione.