TEMPO   DELLA   NATURA   E   DELLE       ATTIVITA' UMANE

Si intrecciano strettamente in questa unità didattica  finalità di tipo formativo generale (padronanza del tempo annuale  e dei cicli delle stagioni,  elaborazione e gestione di ipotesi) e attività di carattere più specificamente disciplinari:
- testi-relazione inerenti le uscite e le attività agricole, e relativi confronti e attività di riflessione linguistica;
- problemi aritmetici inerenti le durate (via via più complessi, con scavalcamento della fine di uno o più mesi);
-  attività di educazione all'immagine : disegni dal vero (con particolare attenzione anche a "particolari" del campo o dell'orto come: il colore del terreno prima e dopo la lavorazione, il colore dell'erba,ecc.); analisi di quadri d'autore sulle stagioni e sui lavori agricoli;
-  osservazioni di tipo naturalistico via via più accurate (in particolare riguardanti i cicli vegetativi delle piante  coltivate, gli animali presenti nelle varie stagioni, ecc.)

Tali attività disciplinari si aggregano attorno a punti nodali   inerenti il tema affrontato:

-  analisi qualitativa e morfologica dei cambiamenti (con strumenti verbali e grafici - disegno dal vero): i cambiamenti delle piante che si coltivano e dell'ambiente in cui si realizzano le coltivazioni.
Situazioni didattiche importanti sono quelle che riguardano:
* verbalizzazioni  sui cambiamenti osservati tra una visita e l'altra a ...(campo, orto, vigna, giardino...)(con confronti e riflessioni linguistiche);
*  disegni dal vero, giustificati con la necessità di disporre di tracce confrontabili a distanza di tempo  per quanto riguarda le piante e l'ambiente (colori  dominanti, ecc.)(progettazione, confronto tra disegni,....);

-  analisi quantitativa dei cambiamenti:
Situazioni didattiche importanti sono quelle che riguardano:
* l'analisi della crescita delle piantine attraverso le misure di lunghezza e la loro "messa in grafico";
* l' analisi delle durate (tra semina e nascita delle piantine, nel campo e in classe; tra una visita e l'altra al campo; ecc.)

- analisi delle attività umane  che si succedono nell'ambiente  visitato (sia che le attività vengano svolte con macchine complesse e moderne, sia che vengano svolte con strumenti semplici e tradizionali, quello che conta è la descrizione verbale, eventualmente accompagnata da disegni, delle fasi e delle modalità di lavorazione);

- elaborazione e gestione di ipotesi  sulle semine in classe, su quello che sarà successo nel campo (o nell'orto, o nel giardino), ecc.

La diversità estrema degli ambienti in cui si lavora  richiede che ogni maestro realizzi una programmazione  che sfrutti le potenzialità dell'ambiente accessibile: l'attenzione potrà quindi essere rivolta al campo di grano (con coltivazione in classe  del grano e di eventuali altre piante), oppure al vigneto, oppure all'orto (con coltivazione in classe di piselli, fave e poi- in primavera- fagioli), oppure al  giardino comunale (con coltivazione in classe di fiori).
Nelle situazioni più  difficili (scuole di grandi città in quartieri privi di verde pubblico) si potrà ripiegare su una accurata programmazione delle coltivazioni  in un "angolo verde" da realizzare in classe nel quale si succederanno  alcuni ortaggi "di stagione"  facili da coltivare (che si trovano in tutti i negozi di frutta e verdura) e alcuni fiori "di stagione".Quello che è importante è in ogni caso salvaguardare il perseguimento degli obiettivi formativi generali e il loro intreccio con attività disciplinari specifiche sui quattro punti  nodali sopra descritti.

E' raccomandabile, ovunque possibile, creare continuità tra le attività sull'albero adottato dalla classe in I e le attività su  "Tempo della natura e delle attività umane" in II. Risulta infatti che per molti bambini un anno di osservazioni periodiche dell'albero non è sufficiente per situare con sicurezza le fasi del suo ciclo annuale; può essere quindi assai utile affiancare l'analisi del progredire delle coltivazioni e dello stato dell'orto (o del campo) con una ripresa di brevi osservazioni dello stato dell'albero adottato l'anno precedente.

Per le uscite, è bene di volta in volta fissare obiettivi  che possono essere diversi, dall'osservazione "in generale" dell'ambiente del campo (o dell'orto), all'analisi più dettagliata di singoli aspetti (stato di singole coltivazioni, lavori agricoli specifici, ecc.); è infatti  utile abituare i bambini ad avere uno scopo riguardo all'impiego del tempo durante le uscite  (anche in vista delle uscite previste nelle classi successive).