Le questioni tecniche riguardano l'organizzazione della documentazione personale dei bambini attraverso i diversi "quadernoni".
In proposito dalle documentazioni esaminate emergono soluzioni diverse per quanto riguarda:

a) l'opportunità o meno  di scorporare le attività di interesse tecnologico inserite in "Tempo  della  natura e delle attività umane" e in "Economia:produzioni in classe" creando una nuova unità didattica ("Macchine e produzioni") che potrebbe costituire un esplicito prolungamento dell'unità didattica "Produzioni e macchine" della classe I. Ci sono varie ragioni a favore di questa scelta: oltre alle ragioni di continuità ora richiamate, anche ragioni di praticità in quanto le attività linguistiche (produzione di testi, confronto, riflessione linguistica...) relative ad una "produzione" occupano molte pagine del quadernone e molto tempo di lavoro in classe, e ciò  può creare problemi riguardanti la collocazione delle attività matematiche (o di osservazione scientifica) intercalate. Creando una unità didattica a sè (e un quadernone a sè) si rischia però di compromettere l'unità culturale di "Tempo della natura e delle attività umane" e di "Economia" 

b) l'opportunità o meno di incorporare "percorso" in "Tempo della natura e delle attività umane", soprattutto laddove il percorso è connesso con le uscite per visitare il campo o l'orto (anche qui, si hanno pro e contro);

c) l'opportunità di svolgere allenamenti e esercizi di approfondimento sui "quadernoni" delle unità didattiche, indicando chiaramente che si tratta di "allenamenti" o di "esercizi"  (ovvero di riservare ad essi appositi "quadernini"): quest'ultima è di solito la soluzione preferita, anche se non priva di inconvenienti (ad esempio: rischio che i bambini ed i genitori attribuiscano eccessiva importanza ad attività che appaiono meglio riconoscibili come "scolastiche" in senso tradizionale, confusione derivante dal moltiplicarsi dei quaderni).

I suggerimenti tecnici riguardano:

d) l'uso dell'abaco delle monete (che deve essere costante nel corso dell'anno, come riferimento significativo per la scrittura dei numeri in cifre e poi per l'incolonnamento dei numeri nel calcolo dell'addizione, e infine per l'approccio alla tecnica della  sottrazione "in colonna");

e)  l'adozione, a partire dal secondo quadrimestre, delle "lavagnette" portatili individuali per registrare i risultati dei calcoli a mente (si tratta di un espediente eccellente per avere una visione d'insieme dei risultati ottenuti dai bambini e consentire a loro di ricordarli);

f) l'opportunità di cominciare a utilizzare grossi fogli da appendere alle pareti, con l'indicazione delle cose importanti che via via si sono imparate o scoperte e dei problemi che sono rimasti aperti. La progettazione di questi "cartelloni"   può costituire un importante momento di lavoro collettivo in classe, con funzioni di "istituzionalizzazione", di "denominazione" e di "presa di coscienza" dei risultati  via via raggiunti attraverso il lavoro in classe.