SCELTE DI FONDO E ASPETTI DI METODO RIGUARDANTI IL RAPPORTO TRA PENSIERO E LINGUAGGIO, IL CONFRONTO DI TESTI, LE IPOTESI

 

INTRODUZIONE

Il piano di lavoro della classe I fonda la sua efficacia oltre che sulla scelta dei contenuti, strutturati in Unità Didattiche che si riferiscono a "campi di esperienza" della realtà extrascolastica, e su di una ben precisa quantificazione dei tempi (cfr."Scansione temporale del piano di lavoro della classe II), anche e soprattutto su particolari modalità di lavoro che costituiscono aspetti qualificanti del piano stesso. Riteniamo importante chiarire che attuare il "Progetto" consiste non soltanto nello svolgere con i bambini le Unità Didattiche previste,  ma anche nel seguire le indicazioni su "come farle".
E' il rapporto pensiero-linguaggio (costruito, quando è necessario con la  mediazione dell'insegnante)  l'asse portante al quale afferiscono  i diversi ambiti disciplinari. Le potenzialità formative delle Unità Didattiche si realizzano nel rapporto con il linguaggio naturale come "strumento del pensiero" (cfr. programmi vigenti), rapporto che si sviluppa, struttura ed arricchisce anche attraverso attività che forzano il bambino a "penetrare" il pensiero altrui attraverso il testo altrui (didattica del confronto) e stimoli che inducono nel bambino una risposta ideativa e progettuale (produzione di ipotesi). Le esperienze sin qui condotte dimostrano la produttività e la fattibilità dell'idea che sin dalle prime classi vengano introdotte attività di "confronto" e di "produzione di ipotesi".
Nell'esplicitazione di queste scelte di fondo, che potremmo definire "portanti" in quanto, con la loro trasversalità sul terreno cognitivo, costituiscono il supporto di tutto il lavoro, si farà riferimento a concetti sviluppati (a partire dagli anni '30) nella ricerca psicologica e didattica a livello internazionale. Via via daremo indicazioni minime essenziali su tali concetti.