PRODUZIONI E MACCHINE

 

ATTIVITA'
- preparazione di cibo secondo una semplice ricetta ;
- costruzione di un semplice oggetto (montaggio dei pezzi secondo un modello disponibile, o costruzione senza modello);
- osservazione e analisi di macchine conosciute e di facile funzionamento;
- ideazione di macchine.

Tutto ciò deve dar luogo alla formulazione di  ipotesi progettuali e interpretative, oltre che  alla produzione di testi descrittivi e narrativi.

ASPETTI FORMATIVI
Il lavoro di macchine non consente solo di indurre i bambini a produrre dei testi orali e scritti  impegnativi (ricchi di verbi , di connettivi, ecc. nello sforzo di aderire alla complessità delle situazioni di cui devono parlare), non è cioè solo un espediente per sviluppare a fondo alcuni aspetti qualificanti dell'educazione linguistica  ("lingua come strumento del pensiero......"). L'aspetto tecnologico è culturalmente e pedagogicamente  rilevante  in quanto si collega ad  aspetti cruciali della nostra civiltà e dell'esperienza dei bambini , e come tale è stato recepito nel testo dei nuovi programmi (nel quadro dell'educazione scientifica, con richiami ad esso anche nell'area degli "studi sociali"   e nei programmi di matematica, laddove si parla di "algoritmi numerici e non numerici"). E' opportuno che l'insegnante si  ricordi di ciò  quando imposta la programmazione di questa unità didattica , e dia quindi spazio a quelle attività  che meglio possono  evidenziare  gli aspetti culturali del  tema "macchine" ora sottolineati
(ad esempio, la consegna "cosa potremmo fare se sparissero   ...."  serve ad evidenziare il ruolo che certe macchine hanno assunto nella nostra vita, condizionandone molti aspetti; la consegna "progetta una macchina che non esiste e che vorresti ci fosse"   serve  ad evidenziare il ruolo di progettazione dell'uomo, a evidenziare bisogni dei bambini consentendo anche eventuali discussioni su essi).

Situazioni didattiche specifiche verranno illustrate nella parte della documentazione sul lavoro in classe relativa a "produzioni e macchine"; per le "produzioni" sembra comunque importante,  fin dalle prime settimane di scuola e  fino a marzo, cogliere tutte le occasioni offerte dalle attività previste per sollecitare attività di verbalizzazione individuale (anche nel contesto della classe: semplici "progetti", ad esempio su come si può realizzare il montaggio di un oggetto  a partire dai pezzi presenti sul tavolo insieme a un oggetto montato,  "radiocronache" di quello che sta facendo il compagno o la maestra, "resoconto" di quello che si è fatto per comunicarlo a un'altra classe o ad un amico lontano)  con successivo confronto con la "realtà" (cioè con l'esecuzione del progetto o con la riesecuzione dell'attività su cui verte il resoconto).
Quali occasioni?
All'inizio dell'anno si decide di fare le "bolle di sapone" (per poi fantasticare su "dove vanno a finire"), e allora si può fare  la radiocronaca (e poi il resoconto) della loro produzione, con il maestro-scrivano che aiuta la composizione del testo orale e poi lo trascrive...
Idem per la "barchetta" di carta, ecc. ecc..
In classi di buon livello si può fare, in gennaio-febbraio, un progetto di montaggio  della girandola , che in altre classi è bene rinviare in II .
La produzione di bevande (spremuta d'arancia, limonata), di frullati, ecc. possono consentire "radiocronache" e "resoconti".

Sulle "macchine", da marzo in poi, la documentazione è abbastanza estesa; le situazioni didattiche possono riguardare:

-  l'esame di una macchina secondo una"scaletta" non rigida (ad esempio: "come è fatta", "a cosa serve", "come si usa", eventualmente, se il funzionamento è sufficientemente "trasparente",  "come funziona"). L'esame può esere condotto (sulla prima o sulle prime due macchine) collettivamente con testo di sintesi copiato sul quadernone; l'esame delle macchine successive può essere realizzato individualmente dai bambini (con aiuto da parte dell'insegnante per i bambini in difficoltà: "prestamano"). Per il "come si usa", molto importante realizzare confronti tra i testi prodotti dai bambini e la realtà dell'uso effettivo (vedi  "Linee  metodologiche", pag. 14)

- consegne progettuali libere (successive) inerenti: "se sparisse... (ad esempio, l'automobile; o il telefono.....)"; "progetta una macchina che vorresti ci fosse e non c'è"; ecc.