ARTICOLAZIONE DEL PIANO DI LAVORO IN UNITA' DIDATTICHE
Come per le altre classi, l'articolazione del piano di lavoro in unità didattiche ha le seguenti motivazioni principali :
- dare senso e continuità alle attività svolte in classe;
- collegare in modo sistematico e organico l'apprendimento disciplinare alle sue utilizzazioni (in particolare, extrascolastiche), creando sinergie tra esperienza scolastica ed esperienza extrascolastica del bambino e tra esperienze scolastiche dei bambini ed esperienze di vita degli adulti che se ne occupano;
- utilizzare a fondo situazioni significative per il lavoro di costruzione dei concetti.
- guidare i bambini nella "razionalizzazione" della realtà, cioè nel processo che consiste, relativamente all'esperienza extrascolastica, nel mettere ordine, stabilire relazioni, costruire modelli.
Le unità didattiche "tematiche" non sono quindi una scelta opzionale, ma costituiscono un carattere distintivo del progetto e un aspetto qualificante dell'impegno dell'insegnante.
Nella classe I come nelle altre classi molteplici esperienze degli scorsi anni indicano chiaramente che la perdita (o anche solo la sottovalutazione) di questo aspetto del progetto producono cadute nei livelli di apprendimento soprattutto per gli apprendimenti più impegnativi.
In particolare, per la classe I appare importante svolgere il lavoro attraverso le Unità Didattiche previste per poter raggiungere i seguenti obiettivi cruciali:
- lo sviluppo delle competenze linguistiche complesse (connesse con la padronanza delle successioni temporali, della contemporaneità, dei primi nessi causali...) attraverso il lavoro su "produzioni e macchine" e sulla "storia della classe"/ "calendario"
- l'approccio al significato "valore" del numero e alla scrittura decimale-posizionale dei numeri attraverso il lavoro su "monete e prezzi" (cfr. Linee metodologiche);
- l'approccio ai significati di scomposizione additiva e composizione additiva dell'addizione , e di completamento della sottrazione, attraverso il lavoro su "monete e prezzi" (cfr. Linee metodologiche);
- l'acquisizione dei significati "ordinale" e "misura" del numero attraverso il lavoro sul "calendario" (legame tra significato ordinale e successione dei giorni, approccio al significato misura attraverso gli istogrammi e poi la lettura delle temperature sul termometro);
- l'approccio alla risoluzione dei problemi matematici attraverso il lavoro su "monete e prezzi" e "calendario".
Rileviamo anche che l'organizzazione delle attività didattiche attorno a "poli" costituiti da "monete e prezzi", "calendario", "produzioni e macchine" dà ordine al lavoro in classe, crea risonanze con l'esperienza extrascolastica consentendo ai genitori che lo vogliano, anche di basso livello culturale, di proporre parecchie attività "naturalmente " coerenti con l'impostazione del lavoro in classe (pagamento di prezzi, lettura del calendario e del termometro, ecc.) e crea riferimenti stabili e significativi nella memoria per le prime concettualizzazioni di base (ad esempio, quelle inerenti la scrittura decimale-posizionale dei numeri ).
Per quanto riguarda le unità didattiche della classe I, si raccomanda di rispettare le proporzioni temporali e la successione cronologica delle attività indicate nella sezione "Sviluppo temporale del piano di lavoro". Naturalmente si tratta di indicazioni "in linea di massima", dalle quali gli insegnanti potranno scostarsi anche sensibilmente in particolari momenti dell'anno in relazioni a particolari situazioni (assenze per epidemie, situazioni climatiche o eventi particolari che favoriscono certe attività piuttosto che altre....).
Si richiamano infine i punti salienti delle diverse unità didattiche che caratterizzano il piano di lavoro e consentono di raggiungere gli obiettivi di apprendimento disciplinare prima descritti.
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