VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL PIANO DI LAVORO


Il piano di lavoro della classe III appare forse il più equilibrato per quanto riguarda il rapporto tra le varie are disciplinari e il rapporto tra acquisizione di nuove conoscenze e costruzione di abilità di  base. Presenta tre "centri di interesse" ("Economia: produzioni in classe, approccio al confronto di modi di produzione", "Ombre del sole", "Storia della famiglia e degli ultimi cento anni") attraverso i quali è possibile raggiungere un buon coinvolgimento dei bambini nel lavoro. Tali "centri di interesse " consentono  di svolgere molte attività  stimolanti per i bambini, con il rischio però della dispersione se non si hanno ben presenti  gli obiettivi prioritari da raggiungere (pur all'interno di  programmazioni didattiche che possono differire da classe a classe ). La sperimentazione svolta negli ultimi anni  mostra che è possibile lavorare produttivamente  sui "centri di interesse" della classe III con  itinerari didattici anche molto differenziati tra loro, a condizione che in essi si faccia comunque posto per alcune  attività (con i  relativi obiettivi) cruciali che  verranno di seguito dettagliate. (cfr. Linee metodologiche).
Una raccomandazione suggerita dall'esperienza degli scorsi anni è quella di evitare di svolgere in III attività previste nel I ciclo e non strettamente necessarie per affrontare il piano di lavoro della classe III. In particolare ciò vale per i seguenti argomenti (che in molte classi  risultano non completati in II):
- "percorsi" : in III il lavoro sulla rappresentazione dello spazio ricomincia da zero (a un livello di approfondimento maggiore rispetto a quello del I ciclo) con le "Ombre del Sole". Un non adeguato svolgimento di "percorsi" in II ha sottratto ai bambini l'occasione di una esperienza assai impegnativa di carattere "panoramico" e introduttivo sui problemi della  rappresentazione dello spazio, però sarebbe un guaio ancora maggiore dedicare del tempo a "Percorsi" in III e ridurre il tempo  dedicato in III  a quei particolari obiettivi di rappresentazione dello spazio che  devono essere  raggiunti in III (e che non  verranno più ripresi in seguito, o sono propedeutici al lavoro nelle classi successive);
- "storia del bambino" : se solo il 30% od il 50% del lavoro previsto in II è stato effettivamente svolto in II sarebbe errato  svolgere in III tutta la parte rimanente, in quanto ciò  rinvierebbe troppo il momento dell'approccio alla "storia della famiglia e degli ultimi 100 anni" ed agli importanti contenuti disciplinari ivi previsti, con conseguenti perdite di "appuntamenti" con il lavoro svolto nelle altre unità didattiche. Occorre limitare le attività svolte in III sulla "storia del bambino" allo stretto necessario per completare i prerequisiti per il lavoro di storia di III (approccio ai "documenti" e alla collocazione sulla linea del tempo di avvenimenti significativi per il bambino); altri obiettivi (identità nel contesto sociale, confronti di prestazioni di cui il bambino era ed è capace, nascita...) possono essere recuperati  attraverso le  attività previste nella "storia della famiglia" curando opportunamente certe tappe di lavoro (confronto delle infanzie di generazioni diverse, confronto con la scuola dei nonni, dove avveniva la  nascita all'epoca dei nonni,  ecc.).

Come vedremo parlando di "Ombre del sole", in base all'esperienza degli scorsi anni può essere invece utile realizzare una continuità tra il lavoro sulla "Giornata" di II e il lavoro sulle "Ombre del sole" di III.

 

RICHIAMO DEI PRINCIPALI OBIETTIVI DEL PIANO  DI LAVORO

Il piano di lavoro mira ad  obiettivi che si collocano su livelli diversi:

- obiettivi di tipo pedagogico generale: attraverso le interviste e l'intensificarsi delle attività di "confronto" (di testi, di strategie risolutive...) i bambini  vengono sollecitati a prendere in considerazione produttivamente esperienze, valori  e  modi  di ragionare diversi dal loro; non si tratta più (come negli anni precedenti) di  "stimoli" occasionali, in III  il lavoro sulle idee e sui modi di ragionare degli altri (compagni, persone esterne alla classe) diventa sistematico.
Ciò costituisce un elemento che differenzia (nell'ambito del  progetto) i piani di lavoro delle classi del II ciclo da quelli delle classi del I ciclo, pur nella  continuità con il I ciclo (nel quale sono state avviate le attività di confronto)

- obiettivi di tipo cognitivo generale: il piano di lavoro della classe III  si caratterizza per un forte sviluppo delle attività di "riflessione" (anche questo è un elemento che differenzia    i piani di lavoro del II ciclo da quelli del I ciclo, in cui la riflessione, pur presente, ha ancora carattere occasionale e di "sensibilizzazione"). Tra gli oggetti di riflessione più sistematica troviamo, in III :
* le strategie di calcolo nei problemi di divisione (fino all'approdo, guidato dal maestro, ad una tecnica di calcolo scritto della divisione);
*  il rapporto tra ciò che si vede, ciò che si pensa e ciò che si disegna nelle attività  di disegno  relative alle  "Ombre del sole";
*  i meccanismi di funzionamento della lingua italiana (attività di riflessione linguistica su  vari connettivi, sui tempi dei verbi,  su  "soggetto" e "verbo".....).
Tra gli obiettivi di tipo cognitivo generale si segnalano  anche lo sviluppo delle attività di elaborazione e gestione di ipotesi, avviate nel I ciclo ,  nel lavoro di "ombre"  e in connessione con le attività di osservazione naturalistica relativa alle "produzioni in classe", in Economia ; e le prime attività di "immedesimazione" connesse con il lavoro di storia.

- obiettivi di tipo disciplinare  specifico: accanto allo sviluppo delle attività disciplinari  già avviate nel I ciclo  concernenti la  produzione e la comprensione dei testi , la riflessione linguistica, i significati delle operazioni e i problemi, la "geometrizzazione" dello spazio-ambiente, l'osservazione naturalistica , ecc.  il piano di lavoro della classe III  si caratterizza per  alcuni obiettivi disciplinari  particolari:
*  approcco ragionato alla tecnica di calcolo scritto della divisione nel quadro di un sistematico lavoro sui significati   e sulle  strategie di calcolo della divisione
*    forte sviluppo del lavoro storico
*  sviluppo dell'educazione all'immagine per quanto riguarda le connessioni con il lavoro storico.
Non si tratta di obiettivi del tutto nuovi  rispetto a quanto fatto nel primo ciclo, però "nuova" è la centralità che essi assumono nel  piano di lavoro.